Oggi gli adolescenti sono spesso coinvolti in molteplici “attività” poco salutari che possono portarli a far tardi la sera finendo col dormire poco e male. La Tv, lo smartphone, le full immersion nello studio e le tante uscite serali; tutti motivi di aumento dello stress, una condizione che i ragazzi sembrano affrontare con difficoltà e che si ripercuote anche sul rendimento scolastico. A confermarlo è uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Alabama a Birmingham e dell’Arizona State University pubblicato sulla rivista Physiology and Behavior.
Il team di studiosi ha sottoposto un gruppo di 84 ragazzi, tutti con età media di 13 anni, a un test che consiste nel parlare e risolvere problemi matematici di fronte ad un pubblico (Trier social stress test). I livelli di cortisolo sono stati valutati confrontando campioni di saliva prima e dopo la prova per misurare le risposte fisiologiche allo stress. I partecipanti e i genitori hanno poi riportato nel dettaglio le abitudini relative al sonno, come l’orario in cui vanno a letto e si svegliano, eventuale insonnia, sonnolenza diurna e difficoltà a svegliarsi. Ne è emerso che i problemi del sonno, ovvero una carenza ma anche una scarsa qualità, rendono gli adolescenti più reattivi allo stress, con potenziali ripercussioni su rendimento scolastico, comportamento e salute.
La chiave potrebbe risiedere nell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, parte del sistema neuroendocrino che controlla molti processi del corpo ed è particolarmente interessata dai cambiamenti della pubertà. E’ stato inoltre notato che, con sonno disturbato la quantità di ore dormite non aiuta: il rilascio di cortisolo in condizioni di stress aumenta se si dorme a lungo ma male. Inoltre è più elevato tra le donne rispetto agli uomini.